Quelli di Ndangwini non si fermano mai.
Mio nonno Dante diceva che bisogna avere sogni ambiziosi per poter
compiere piccoli passi, che per realizzare anche le più piccole cose è
necessario sognare in grande. A Casa Ndangwini i sogni stanno nei cassetti,
sotto le stuoie, bollono in pentola, scorrono tra le mani e, soprattutto,
scaturiscono dai pensieri delle persone. Sono sogni grandi, coinvolgenti e
travolgenti. La cosa bella è che a Ndangwini cerchiamo di trasformare i sogni
in fatti, in piccoli gesti, in emozioni e prospettive condivise.
Il sogno che voglio raccontare oggi è quello dell’Associazione
Ndangwini.
Credo si tratti di un sogno che sta nel cassetto e per le mani già da
un bel po’ di tempo, perché quando sono arrivata qui 3 anni fa già me ne
parlavano – ma, un altro insegnamento del nonno Dante riguarda la parola
ponderare, cioè osservare per prendere parte e poi agire. Pensare, fare e poi
tornare a pensare su ciò che si è fatto, per agire di nuovo con maggiore consapevolezza
(ma questo era Paulo Freire che lo diceva, non so se sia stato mio nonno Dante
a suggerirglielo).
Allora dicevo, ci è partito in testa questo pensiero di volere fondare
un’associazione che lavori a livello comunitario, coinvolgendo maggiormente il quartiere:
un’associazione con scopi socio-educativi rivolti alla comunità di Magoanine B.
Secondo la legge mozambicana per aprire un’associazione sono necessari 10 soci
fondatori e una sede. La sede ce l’abbiamo, cioè Casa Ndangwini, che oltre a
una sede è un porto di sbarchi e partenze di idee e azioni pedagogiche.
Per racimolare i soci ci abbiamo messo un po’, perché non volevamo
gente qualunque che solo mettesse una firma, ma persone capaci e disponibili a
impegnarsi. Abbiamo cominciato con 13 soci e 43 proposte.
Prima abbiamo messo a fuoco la situazione attuale del quartiere,
individuando i punti di luce e le esigenze della gente. Poi ci siamo
concentrati sugli obiettivi dell’associazione e sulle
azioni utili, concrete e a portata di mano, nel senso di azioni che possano
essere realizzabili da noi.
Le parole chiave emerse sono: appoggio morale, unire la comunità,
mobilitazione, teatro, sport, sensibilizzare, dare informazioni reali, formare
attivisti, interazione, cultura.
Le scartoffie burocratiche le abbiamo già consegnate al ministero, ora
non ci resta che aspettare l’approvazione legale per poter procedere veramente
e realmente. Presto vi faremo sapere nel dettaglio.
Io non sto nella pelle, e i nostri sogni pure. Devo dire al nonno Dante
che sì, è vero che sognare in grande è importante, ma altrettanto importante è
avere dei sogni che possano camminare con le proprie gambe.
Grazie a tutti quelli che hanno scelto e sceglieranno di correre con
noi.
Sem comentários:
Enviar um comentário